Non ho mai saputo, amore, quale dignità assegnare
alla strada che congiunge il tuo quartiere al mio.
E l'ho benedetta perché distanziava ed univa
i nostri mondi così ancillari
come un arcobaleno ritaglia l'orizzonte.
E avrei voluto dimezzarla
per essere più proteso
al nostro intreccio.
Ed ora che il mio spirito ramingo
sembra vinto da una indolenza
che somiglia ad una vecchiaia improvvisa della fantasia,
non dispongo delle geometrie
per inventare il percorso da me a te.
Ma altro non è che rinuncia il mio amore,
lasciare spazio al pensiero di te,
che entri senza domande o rumore,
senza che pretenda di scriverne racconti.
Altro non è che svuotarsi il mio amore,
farsi sottile per poterti accompagnare
e raggiungerti senza che nulla distolga
i tuoi occhi che guardano altrove