Dove vai tempo non vissuto
che sfuggi al sogno e all'avventura
e segni i volti e i pensieri
e raffreddi d'angoscia la primavera
dove vai tempo vuoto e smarrito
che perdi la strada e la rincorri alla sera
quando tutto tace e non brucia
nel silenzio il fuoco
dove vai tempo dell'attesa
che allunghi i momenti e la braccia
e nascondi i desideri tra lacrime e preghiere
nel ventre dell'angoscia
dove vai tempo della contraddizione
figlio bastardo del mio seme
che mordi dentro l'illusione
e mi abbandoni alla solitudine
dove vai tempo del saluto
che spezzi ridente l'infinito
e non rispondi ai miei reclami
dove vanno i miei pensieri stanchi
in questo andare che piega i fianchi
lo vedi il tempo della distanza
come si staglia sotto i nostri occhi
e quel treno come corre verso chissà dove
e guarda il mare come è eterno...