Una ragazza come tante, figlia di questi tempi
In cui si gioca con l'amore e con i sentimenti
«Se vuoi essere perdonato voglio una sola cosa:
Se mi ami veramente portami una rosa
Non una rosa qualunque, la voglio rossa come il fuoco
O me la porti adesso o ti lascerò!»
«Ma dove trovo una rosa? I negozi sono già chiusi
Dai, te la porto domani, adesso facciamo pace!»
«Allora non mi ami!»: rrispose lei annoiata
«Sparisci dalla mia vita, non ti voglio più vedere!»
E il ragazzo, piangendo, si rifugiò in un bosco
E un usignolo sull'albero capì il suo dolore
Ecco cosa significa avere il cuore puro
Io che cinguetto l'amore so bene quanto è duro
In quest'inverno gelato le rose sono tutte bianche,
Ma forse con il mio amore e forse con il mio sangue!
Un battito di ali e già era nel rosaio
Col petto che premeva trafitto da una spina
Ed il sangue vermiglio che fluiva nelle vene
Di quel fiore così bianco ridonandogli il colore
Piano piano la rosa diventava rossa
E l'usignolo cantava col più bel canto d'amore
E la spina si spingeva sempre più vicino al cuore
La sua voce stava urlando ormai solo dolore!
Anche la luna, anche le stelle si fermarono nel cielo
Quel piccolo usignolo non doveva morire solo
Un lebile lamento uscì dalla sua gola
Aveva il cuore spacciato, ma la rosa era quasi viola
Ed il vento disperato raccolse quella rosa
E la portò piangendo al ragazzo innamorato:
«Per il dono che voleva stanotte la tua donna
Il nostro piccolo amico è morto dissanguato!»
Il ragazzo non capiva, ma tornò dalla sua amata
Portando con due dita il prezzo dell'amore:
«Finalmente sarai mia, ti ho accontentata!»
«Una rosa così rossa non l'ho mai veduta!»
Lei sorrideva, lo sguardo era di ghiaccio:
«Ora è troppo tardi, cosa vuoi che me ne faccio?
Ho cambiato vestito, non si intona col colore
Riprenditi la rosa, riprenditi il tuo amore!»