from "Quella Vecchia Locanda" (p)1972
Respiro, vedo luci e ombre,
ancora non so
il buio sui miei occhi
sceso ancora non è
vita, lascio questo corpo
che non ti appartiene più
dolore, odio, amore,
non ha senso ormai per me
guardo il cielo che
assomiglia a me.
Tempesta si scatena
grida, lampi, vento
dall'erba un agnello
colpito come me
dall'umanità crudele
da zucchero di fiele
non s'accorge di chi soffre
e l'invidia è il loro miele
questa realtà
chi la capirà...
Cielo, spazio e stelle
nullità di un'esistenza
sogno di un qualcosa
che può darti vera pace
fiori, foglie morte
emblemi di che cosa...
forse di un mondo che c'è,
ma non conosco dov'è...
Tempesta si scatena
grida, lampi, vento
dall'erba un agnello
colpito come me
dall'umanità crudele
da zucchero di fiele
non s'accorge di chi soffre
e l'invidia è il loro miele
questa realtà
chi la capirà...